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CENTRO STUDI GALILEO

 

LA CLIMATIZZAZIONE NEI GRATTACIELI DELLA DE'FENSE DI PARIGI,
E RELATIVO TRATTAMENTO DELL'AMBIENTE IN UNO DEI QUARTIERI
PIU' FUTURISTICI A LIVELLO MONDIALE

Roger Casari: Ancien professeur Institut Français du Froid Industriel (I.F.F.I.) – A.I.C.V.F

 

TRATTAMENTO DELL’AMBIENTE  ALLA DéFENSE

Le  tecnologie  della climatizzazione messe in opera nei grattacieli alla DéFENSE  sono innanzitutto  legate alla soddisfazione degli utilizzatori dei locali, per ciò che riguarda la loro necessità di ottimizzare la qualità dell’ambiente.

Questo è ciò che i costruttori hanno dovuto considerare.


Queste condizioni dell’ambiente  consistono in:

- gradimento delle temperature (del caldo e del freddo in estate e inverno)

- umidità;

- qualità dell’aria;

- circolazione dell’aria;

- acustica, illuminazione ecc.


Si tratta proprio di creare un ambiente e questo ci allontana un po’ da ciò che  abitualmente  consideriamo climatizzazione.

Si vorrebbe inoltre sfruttare la possibilità, entro certi limiti, di regolare le condizioni ambientali in base alla convenienza degli utilizzatori. 
Il tutto  a testimonianza di una migliore produttività e un miglior clima sociale.


Quali sono quindi le caratteristiche  degli impianti alla DéFeNSE?

Dipendono dall’età della costruzione.

Dopo gli impianti iniziali centralizzati a portata d’aria variabile (fig.1), noti anche in Italia,  seguiti poi da  sistemi a due condotte (fig.2), ventilconvettori tecnicamente avanzati (fig. 3), sono nati dei trattamenti d’ambiente ad aria decentrati, locale per locale, con aria nuova preparata per gruppi locali su ogni piano (fig. 4 e fig. 5).

   

    

                                                         

Alla DéFENSE la produzione di acqua  calda e acqua fredda per il trattamento degli ambienti è in maggioranza centralizzata.

Vengono talvolta utilizzate nelle torri anche le pompe di calore  per piano o per zona.

E’ utilizzata anche la tecnica del serbatoio di calore, centralizzata per torre o per zona di edificio (fig. 6 e fig. 7).


   

LA DéFENSE
da sola meriterebbe un’intera conferenza.

POMPE DI CALORE


Come abbiamo sottolineato più volte, e come focalizzeremo anche in un articolo che verrà pubblicato sul prossimo numero sull’importanza delle pompe di calore nella climatizzazione degli edifici, domandiamo all’ing. Casari una rapida puntualizzazione sulle pompe di calore e quanto l’Associazione AICVF si adopera su questo argomento.

L’interesse della nostra Associazione per le pompe di calore deriva dalle loro prestazioni energetiche, ma anche dal loro utilizzo nella climatizzazione.

Ci sono elementi che maggiormente ci interessano. I diversi percorsi di sviluppo si basano a volte sull’uso di fonti fredde e calde, ed è proprio infatti l’insieme dei due poli  termodinamici che  ci interessa nella climatizzazione. Vengono inoltre distinte le macchine a seconda della loro dimensione: esistono grandi impianti centralizzati o semicentralizzati e pompe di calore a presa d’acqua, utilizzate negli edifici del terziario e  nelle industrie.

I piccoli impianti riguardano le abitazioni private. Quest’ultimo  tipo è molto sviluppato in Francia  per rinfrescare in estate e riscaldare  in inverno. Su questo argomento avete pubblicato un articolo sulla vostra rivista. E’ ovvio che gli addetti alla climatizzazione si interessino di pompe di calore, visto che si occupano di caldo e freddo, sia alternativamente sia contemporaneamente.

Gli addetti “tremano” quando sullo stesso posto sono necessari caldo e  freddo.

Il progettista non dovrà mai lasciare inutilizzato il calore del condensatore; esiste sempre un possibile utilizzo di questo calore, per esempio per migliorare la produzione di acqua calda per sanitari.

Occorre aggiungere che l’EDF (azienda che gestisce l’energia francese) è determinante per lo sviluppo delle pompe di calore in Francia.

La nostra Associazione, sempre riguardo alle pompe di calore, riunisce talvolta  addetti alla climatizzazione  e all’energia, e in più si interessa di “cogenerazione”, cioè di produzione combinata di elettricità e calore e di “trigenerazione”, cioè produzione combinata di elettricità, calore e freddo.


L’EVOLUZIONE DEL
TRATTAMENTO DEGLI AMBIENTI A LA DéFENSE

La costruzione dei grandi immobili si è sviluppata anche in altri luoghi beneficiando dell’esperienza acquisita a la Défense.


C’è da sottolineare che  la fisionomia del trattamento degli ambienti si è progressivamente modificata con delle tecniche più flessibili, capaci di soddisfare le necessità fisiologiche delle persone che lavorano all’interno di questi locali, permettendo che gli stessi occupanti possano regolare l’ambiente in maniera personalizzata.

In effetti queste necessità diverse sono messe in evidenza soprattutto all’interno di questi locali che, avendo le finestre esposte all’esterno, hanno una esposizione al sole rapidamente variabile.

Queste necessità sono pure esacerbate dal fatto che le finestre sono chiuse ermeticamente e ad altezze non abituali (vertigini).


Non si sottolineerà mai abbastanza ai progettisti del trattamento degli ambienti la necessità di tener conto della libertà degli occupanti di poter variare a proprio piacimento le condizioni entro certi limiti di: temperatura, umidità, velocità dell’aria, illuminazione.


Il non avere tenuto conto all’inizio del progetto di queste osservazioni ha portato ad effettuare, con grandi spese, degli importanti cambiamenti sulle installazioni iniziali.

Queste raccomandazioni di flessibilità rientrano in un quadro generale di servizi che si sviluppano in queste costruzioni adibite ad uffici, per fornire  sul posto dei servizi di utilità pubblica, quali: parrucchiere, lavanderie, palestre, asili,...

Sottolineiamo peraltro quanto le condizioni dell’ambiente specifiche in questi locali si differenziano da quelle degli uffici.

Questo non è compatibile con un’installazione  completamente centralizzata.


E’ così che l’esigenza di personalizzare gli ambienti, indispensabile per il personale che lavora negli uffici dei grattacieli, è indispensabile pure per gli edifici più bassi.