TORNA ALLA PAGINA INIZIALE
CENTRO STUDI GALILEO

 

L’USO DEI REFRIGERANTI E LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI
NEGLI STATI UNITI NEL 2008

IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE E DEL TECNICO DELL'ENERGIA

Mark Menzer, Xudong Wang - AHRI Istituto di condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione

AHRI  conta 350 membri che rappresentano più del 90 per cento delle aziende di condizionamento residenziale e commerciale e riscaldamento del nord america.

Le attività principali sono lo sviluppo di standard di prodotto, amministrazione delle performance dei prodotti con programmi di certificazione e ricerche tecnologiche.

Il mercato HVACR negli Stati Uniti è unico. Sia le norme edilizie tradizionali, sia lo stile di vita hanno portato all’utilizzo di apparecchi ed impianti di riscaldamento e refrigerazione, a volte diversi dal resto del mondo.  Gli americani, per esempio, tendono a fare la spesa di prodotti alimentari soltanto una o due volte alla settimana, e il cibo viene conservato per periodi ancor più lunghi, per questo la necessità di refrigeratori più grossi. La carica refrigerante (mediamente intorno a 0.3 kg) e la quantità di schiuma usata per l’isolamento, risultano superiori a quelle della maggior parte del mondo. Il refrigerante R134a è usato esclusivamente per i frigoriferi casalinghi.

La maggior parte delle case negli Stati Uniti utilizzano comodi sistemi di condizionamento centralizzati, generalmente sia per riscaldare sia per raffreddare. I dati del governo statunitense mostrano che i due terzi di tutte le case negli Stati Uniti possiedono condizionatori d’aria centralizzati, e che il 90% circa degli edifici per famiglie singole o multi famigliari, costruiti dopo il 2004,  dispongono di impianti d’aria condizionata. I condizionatori d’aria usano circa il 5 % di tutta l’elettricità prodotta negli Stati Uniti. Nelle case ed edifici dove i condizionatori non sono stati originariamente installati o che tuttora non possono esserlo, vengono comunemente usati dei condizionatori d’aria da camera o da finestra. I  sistemi senza canalizzazioni anche chiamati minisplit per l’aria condizionata, frequenti nella maggior parte del mondo, lo sono stati meno negli Stati Uniti, sebbene un po’ di più negli ultimi anni.

L’applicazione comune  per le case con sistemi di riscaldamento “non canalizzati” è costituita da sistemi aggiunti tipo retrofit, come ad esempio case che hanno dispositivi di riscaldamento a trasmissione di calore per circolazione chiusa di fluido (riscaldamento  ad acqua calda). Negli Stati Uniti, una buona parte delle case è riscaldata sia da impianti di riscaldamento ad aria calda sia da caldaie. Comuni sono anche i sistemi split reversibili a pompa di calore, con o senza dispositivi supplementari di riscaldamento. Circa il 29% delle case singole e il 35% di unità negli edifici multi familiari, costruiti nell’arco degli ultimi 5 anni, possiedono impianti a pompa di calore. Questi impianti hanno usato tipicamente l’HCFC-22  e quelli nuovi stanno  passando all’utilizzo dell’ HFC-410A,  ma soltanto un terzo  dei prodotti attuali controllati contengono 410A.

Negli edifici commerciali si usano una varietà di impianti di riscaldamento e refrigerazione. Ci sono molti dispositivi ad aria-aria, tipo roftop, gli impianti monoblocchi a parete , e gli impianti monoblocco verticali. Tutti questi dispositivi hanno usato l’HCFC-22. Le Le unità a pompe di calore ad acqua hanno aumentato la loro diffusione, dato che sono dotate di piccole unità. Nei grandi edifici prevalgono i raffreddatori ad acqua - chiller. I raffreddatori chiller ad alta pressione usano l’HCFC-22 e l’HFC-134a, mentre quelli a bassa pressione utilizzano l’HCFC-123. Nella fig. 1 è illustrato lo spaccato del consumo di energia dei dispositivi di raffreddamento commerciale. Le unità d’aria condizionata compatte (in modo particolare quelle rooftop) consumano più della metà dell’energia totale nel settore della refrigerazione commerciale. I chiller usano il 31% dell’energia totale del settore della refrigerazione commerciale.
 

 
Figure 1: Percentuali dell’uso dell’energia primaria degli impianti di refrigerazione commerciale
5%  condizionatori d’aria ambiente
3% chiller con compressore a vite
12% chiller con compressore alternativo
2% unità ad assorbimento
14% chiller con compressori centrifughi
7% pompe di calore
3% unità terminali compatte
54% impianti d’aria condizionata compatti

 

 

 

 

 

Complessivamente, in USA il condizionatore d’aria residenziale e commerciale ha fatto molto affidamento sull’HCFC-22. Tuttavia, con il Clean Air Act, la produzione e l’importazione di nuovi impianti che utilizzano l’HCFC-22, si fermerà negli Stati Uniti entro il 1° gennaio 2010. La produzione e importazione dell’HCFC-22 sarà interamente proibita negli Stati Uniti, a partire dal 1° gennaio 2020. Una volta che questo succederà, saranno disponibili soltanto delle quantità riciclate, recuperate oppure delle scorte dell’HCFC-22, per la manutenzione degli impianti  in uso. Ci si aspetta pertanto che la disponibilità dell’HCFC-22 diminuisca, e che aumenti, assieme al prezzo, anche il costo dell’assistenza e della manutenzione per i vecchi impianti in uso a HCFC-22. La tabella 1 mostra una lista dei tipi di refrigerante più comuni, usati per i diversi tipi di impianti, e il previsto refrigerante sostitutivo, inoltre dalla tabella emerge che la maggior parte degli impianti stanno o verranno modificati con l’HFC-134a, R-410A oppure R-407C[7].

Tab. 1: Refrigeranti correnti e futuri [7]

Tipo di impianto

Refrigerante Tradizionale

Refrigeranti sostitutivi

CHILLER CON COMPRESSORE A VITE

HCFC-22

R407C, HFC-134 a

CHILLER CON COMPRESSORE SCROLL

HCFC-22

R407C, R-410°

CHILLER CON COMPRESSORE ALTERNATIVO

HCFC-22

R-407C, R-410 A

CHILLER AD ASSORBIMENTO

R-718 (acqua)

R-718

CHILLER CON COMPRESSORE CENTRIFUGO

CFC-11,CFC-12

HFC-134 a, HCFC-123

IMPIANTI COMPATTI

HCFC-22

R-407,R-410

POMPE DI CALORE

HCFC-22

R-407C, R-410

UNITà TERMINALI COMPATTE

HCFC-22

R-407,R-410

UNITA’ CONDIZIONAMENTO GENERICHE

HCFC-22

R-407C, R-410

Refrigeranti e impianti alternativi:

Negli Stati Uniti, i ricercatori appartenenti al mondo accademico e industriale stanno compiendo grandi sforzi per trovare e implementare dei refrigeranti alternativi a basso GWP per il settore del condizionamento e della refrigerazione. I produttori di refrigeranti, DuPont e Honeywell, stanno lavorando strettamente con le case automobilistiche per lo sviluppo e la commercializzazione di un refrigerante a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP), idrofluoro-olefine (HFO)-1234 yf. HFO-1234yf ha soltanto un potenziale di 100 anni di riscaldamento globale di 4 e ha zero potenziale di impoverimento dell’ozono ODP. Gli studi sulla sua tossicità, infiammabilità, compatibilità con i materiali, prestazioni dell’impianto e influenza del ciclo vitale sul clima mostrano la possibilità ad essere implementato nelle applicazioni automobilistiche e stazionarie dei sistemi di refrigerazione, condizionamenti e pompe di calore, in sospeso invece è il completamento delle verifiche sui rischi.

I test sulle prestazioni sono stati condotti per le applicazioni automobilistiche, ma devono ancora iniziare per gli impianti fissi. Tradizionalmente, gli idrocarburi, l’ammoniaca e l’anidride carbonica sono conosciuti come refrigeranti a basso GWP. L’ammoniaca è usata negli Stati Uniti per molte applicazioni di refrigerazione a bassa  e media temperatura. Il rendimento del sistema e la sicurezza, costituisce una grande barriera nell’uso di questi refrigeranti a basso GWP negli Stati Uniti. I refrigeranti idrocarburi sono infiammabili, l’anidride carbonica può essere potenzialmente letale quando la concentrazione è alta, inoltre, specialmente quando la temperatura di condensazione è vicina alla sua temperatura critica, mostra un basso rendimento. Gli impianti a circuito secondario possono costituire un’opzione promettente per risolvere questi problemi. Sono in atto studi su come usare in sicurezza questi refrigeranti e migliorare il rendimento dell’impianto.

Attività per minimizzare le emissioni:

Nonostante gli Stati Uniti non abbia firmato l’Accordo del Protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico si sono impegnati ugualmente a ridurre del 18% l’intensità dei gas a effetto serra, prodotti dall’industria americana entro 10 anni, dal 2002 al 2012. Sforzi sono stati fatti per diminuire sia le emissioni dirette sia indirette. Molte regolamentazioni, iniziative volontarie e programmi basati su incentivi, aiuteranno gli Stati Uniti a raggiungere questo obiettivo.

Regolamenti:

Dato che, per la maggior parte delle applicazioni HVACR, le emissioni indirette (del consumo elettrico del compressore) sorpassano di gran lunga le emissioni dirette, impianti con più alto rendimento possono condurre a più basse emissioni di gas a effetto serra (GHG), per molti anni, gli impianti HVAC negli Stati Uniti, sono stati soggetti a standard di efficienza minima. La maggior parte dei rendimenti sono stati fissati dal  Governo Federale o dall’American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers (ASHRAE), attraverso la loro normativa 90.1. L’efficienza energetica dei condizionatori d’aria residenziali  centralizzati è aumentata notevolmente.

La fig. 2 mostra la media dell’efficienza ponderata media stagionale, anche chiamato SEER, dal 1970 al 2006.  Dalla promulgazione del National Appliance Energy Conservation Act (NAEC) nel 1987, è aumentato del 45%.  Gli attuali standard minimi nel settore residenziale sono 13 SEER per i condizionatori split e gli impianti di condizionamento compatti, 13 SEER e 7.7 HSPF (efficienza stagionale in riscaldamento) per gli impianti split e le pompe di calore monoblocco, entrati in vigore nel gennaio 2006. Nel dicembre del 2007, il Presidente Bush ha firmato l’Atto dell’Indipendenza e Sicurezza energetica (Energy Indipendence and Security Act), affidando al Department of Energy (DOE), l’autorità di stabilire le normative regionali (sono state definite tre zone geografiche per il raffreddamento e due per il riscaldamento) per gli impianti di riscaldamento residenziali e gli impianti d’aria condizionata centralizzati. Le norme possono fissare livelli minimi di rendimento basati sulle differenze climatiche regionali.


Figura 2: Cambiamento della media SEER delle unità residenziali centralizzate (sono dedotti i dati antecedenti al 1981)

Nello sforzo di ridurre le emissioni di refrigerante l’Ente della Protezione Ambientale, Environmental Protection Agency (EPA), ha ordinato la riparazione o la sostituzione delle apparecchiature che producono emissioni al di sopra del massimo consentito. In più, si sono stabilite delle regole per il recupero e il riutilizzo dei refrigeranti.

Iniziative:

Del settore HVACR&R, fanno parte le iniziative della Clean Energy-Environment State Partnership, Climate Leaders Program, Combined Heat and Power (CHP) Partnership, ENERGY STAR Program, Green Power Partnership, High GWP Gas Voluntary Programs and Voluntary Greenhouse Gas Reporting Program lanciate dall’EPA e dal DOE. Il governo federale ha anche proposto un budget di incentivi energetici sulle imposte di 3.6 miliardi di dollari per oltre 5 anni iniziando dal 2006, per promuovere l’uso di energia più pulita e rinnovabile, e di tecnologie energetiche efficienti capaci di ridurre le emissioni dei gas a effetto serra.

L’EPA e il DOE hanno lanciato un programma, Energy Star Building, per promuovere gli edifici ad alto rendimento energetico. Le case energetiche del piano Energy Star sono energeticamente più efficienti almeno del 15% delle case costruite secondo il codice internazionale del 2004 (IRC), e includono caratteristiche di risparmio energetico addizionale, che le rendono più efficienti del 20-30% rispetto alle case nornali. Nel frattempo, il sistema di classificazione degli Stati Uniti, Green Building Council, ha condotto dei progetti per promuovere l’edilizia sostenibile. Sono stati assegnati dei punti all’edilizia che utilizza refrigeranti a alto rendimento, a basso ODP/GWP, e/o  impianti a basse perdite. Ad agosto 2008, si contavano in tutto il mondo circa 1.737 progetti certificati LEED, di questi 1536 negli Stati Uniti. Come è stato detto precedentemente, con le normative sull’efficienza energetica minima e queste iniziative, si ridurrà effettivamente l’impatto delle emissioni indirette di gas ad effetto serra che sono associate con le emissioni (soprattutto di anidride carbonica) per la produzione dell’energia richiesta per far funzionare gli impianti. Nel settore HVAC&R, le emissioni indirette possono superare quelle dirette che avvengono per funzionamento difettoso degli impianti, per perdite e durante l’operazione di spurgo, oppure durante le operazioni di manutenzione e smaltimento.

E’ essenziale quindi una buona preparazione dei tecnici per ridurre le emissioni dirette di refrigerante durante le operazioni di manutenzione. Negli Stati Uniti, i tecnici devono essere abilitati, devono superare un test che verifica la capacità di maneggiare correttamente i refrigeranti e le conoscenze inerenti alle regolazioni su questi, dettate dall’EPA, relative alla riparazione e alla manutenzione degli impianti. EPA ha inoltre avviato un programma chiamato Appliance Disposal Program (RAD). I partner RAD garantiscono che i refrigeranti, di vecchi refrigeratori o condizionatori d’aria, vengano recuperati, riutilizzati o distrutti. Un’altra iniziativa è la GreenChill Advanced Refrigeration Partnership, nella quale EPA collabora con l’industria dei supermercati, per promuovere tecnologie, strategie e applicazioni avanzate che possano ridurre la carica e le emissioni dei refrigeranti.

Attività Future

Sono state inoltrate alcune proposte al congresso degli Stati Uniti, per indirizzare l’emissione dei gas a riscaldamento globale, ma nessuna di queste è stata ancora messa in atto. Ciò che ci si aspetta è che vengano introdotte e concretizzate delle limitazioni e programmi di commercio per i gas ad effetto serra .

In più, l’Air-Conditioning, Heating, and Refrigeration Institute ha proposto un programma chiamato Refrigerant Management  USA, per fornire incentivi alle società che consegnano refrigeranti usati per il recupero o la distruzione. I fondi per questi incentivi deriverebbero da un’imposta sui nuovi refrigeranti prodotti o importati negli Stati Uniti. L’industria sta lavorando con l’ASHRAE per riesaminare la norma 147 ASHRAE, sulla riduzione delle perdite di refrigeranti alogenati dai sistemi ed impianti di refrigerazione e condizionamento. Ci si aspetta che la nuova normativa stabilisca il controllo di ogni apparecchiatura contenente del refrigerante, mediante dei test di controllo delle perdite. I produttori stanno progettando un’apparecchiatura con refrigeranti a volume minore e perdite nulle.

L’uso di impianti a refrigeranti secondari, particolarmente nei supermercati, porterà ad  una quantità più bassa di emissioni di refrigerante.

Conclusioni

Gli impianti HVACR di compressione di vapore si sono diffusi negli Stati Uniti. Molti di questi impianti che hanno fatto affidamento sull’HCFC-22 oppure sull’HCFCs, stanno gradualmente scomparendo. Oltre ai refrigeranti a zero distruzione dell’ozono, i produttori stanno valutando altre forme alternative, che includono i refrigeranti a basso-GWP. Riconoscendo l’importanza di minimizzare sia le emissioni dirette sia quelle indirette dei gas a riscaldamento globale, gli Stati Uniti hanno stabilito un certo numero di regolamenti, norme e programmi di incentivi per raggiungere questo obiettivo.

Riferimenti

1.      Sito web U.S. Census Bureau: http://www.census.gov
2.
     
Sito web U.S. Department of Energy: http://www.doe.gov
3.
     
sito web EPA: http://www.epa.gov
4.
     
B. Minor and M. Spatz, HFO-1234yf Low GWP Refrigerant Update, International Refrigeration and Air-conditioning Conference at Purdue, July 2008
5.
     
Energy Star sito web: http://www.energystar.gov
6.
     
Sito web U.S. Green Building Council: http://www.usgbc.org
7.
     
D. Westphalen and S. Koszalinski, Energy Consumption Characteristics of Commercial Building HVAC Systems, Volume I: Chillers, Refrigerant Compressors and Heating Systems, Arthur D. Little, Inc., Reference No. 36922-00, April 2001
8.
     
Statistic data, Air-conditioning, Heating and Refrigeration Institute