In alcuni casi durante un intervento il tecnico deve gestire un impianto di Refrigerazione, o Aria Condizionata che è in funzione da molto tempo. Consideriamo il caso di una pompa di calore di 16 anni: il cliente dice che l’unità non raffredda abbastanza anche se è stata controllata di recente. Oltre alla sostituzione di alcune parte elettriche, in precedenza è stata riparata una fuga tenuta che era stata rilevata sul circuito frigorifero che è in questo caso ermetico. Arrivando, il tecnico ha trovato le seguenti situazioni:

-la temperatura ambiente è di circa 29°C

-il termostato è fissato a 21°C nelle posizioni freddo e auto e

-la ventola interna del motore è in funzione.

Il cliente aggiunge che, negli anni, diverse ditte hanno effettuato opere di manutenzione, compresi il controllo dei collegamenti elettrici, controllo della carica di refrigerante e l’aggiunta di refrigerante. Giunti sul tetto, è possibile vedere che l’unità ha due sistemi di controllo con spia del liquido e un sistema di valvole; sia la ventola esterna del motore sia il compressore presenti in questo sistema ad R-22 sono in funzione. La figura 1 illustra un sistema sigillato nella forma originale.

Nel momento di attaccare le fruste dal manometro di bassa pressione alla aspirazione e la frusta del manometro di alta pressione alla compressione il tecnico ha notato che in aggiunta c’è un filtro bidirezionale sulla liquida.

Mentre il tecnico valuta l’efficienza del sistema refrigerante, prende visione che la temperatura esterna è di 32°C, la pressione sul lato di bassa pressione è di 6,2 bar e quella sul lato alta è di 11,7 bar. Grazie ad un ulteriore controllo con l’amperometro è possibile vedere che la corrente assorbita dal compressore è inferiore ai valori normali.

La risposta è che il compressore non è efficiente a causa di un problema alla valvola di controllo che si è bloccata. I dati visti sul rispettivamente sui 2 manometri hanno indicato la presenza di una pressione più elevata sul lato bassa ed una pressione inferiore del normale sul lato alta, valori che indicano che il compressore non è più in grado di tirare efficacemente refrigerante dal lato di bassa pressione e di scaricare in modo appropriato  sul lato di alta.

Il problema di questo mese si occupa di una situazione piuttosto rara relativa ad una pompa a calore. Il cliente ha chiamato per dire che l’unità soffiava aria fredda quando avrebbe dovuto riscaldare.

La pompa ha il seguente profilo:

1)     L’unità ha un motore a tre velocità;

2)     Funziona a 240 VAC

3)     Non vi è un sistema di controllo del voltaggio per la funzione selezione o il controllo della temperatura e

4)     Viene utilizzato un condensatore e sia il compressore che il motore del ventilatore sono azionati da un condensatore con collegamento di tipo PSC (Permanent Split Capacitor) .

Si sono riscontate le seguenti condizioni e sono stati ottenuti i seguenti risultati dopo aver effettuato test elettrici ( vedi schema figura 1).

1)     la temperatura esterna è di 10°C.

2)     La temperatura interna è di 18°C e l’unità è nella funzione riscaldamento con il termostato al massimo. Il compressore è in funzione e il motore funziona ad alta velocità.

3)     Un controllo del voltaggio verificando su C sul condensatore  e L1 sulla presa indica un valore di 240VAC,

La risposta è: La valvola 4 vie di inversione del ciclo è difettosa. Nell’unità analizzata, la valvola viene caricata nella funzione riscaldamento. Quando viene applicata una tesione di 240 VAC alla bobina della valvola, il flusso del refrigerante è diretto allo scambiatore interno. I risultati del nostro test hanno dimostrato che il compressore e il motore del ventilatore erano in funzione e che il voltaggio veniva applicato alla bobina della valvola di inversione del ciclo. Tuttavia, il refrigerante non veniva spinto dal funzionamento in raffreddamento al funzionamento in riscaldamento perché la valvola era bloccata.  

Questo mese, il nostro problema è incentrato su di una pompa che ha un sistema di riscaldamento a 4 stadi; la lamentela del cliente riguardava il fatto che l’unità non riscaldava a sufficienza quando la temperatura esterna scendeva  di notte. Si tratta di un’unità a tre fasi, a 220 V in cui la prima fase di riscaldamento è il sistema refrigerante, mentre le fasi due, tre e quattro sono i tre elementi di riscaldamento elettrico ausiliario 5-kW. Lo schema elettrico della unità  è illustrato in due sezioni (figura 1 e 2). La figura 1 illustra lo schema operativo e i voltaggi dell’unità con il compressore, il motore del ventilatore esterno e il motore del ventilatore interno. La figura 2 illustra lo schema del sistema di controllo e il voltaggio operativo del sistema elettrico ausiliario di riscaldamento.  Quando si arriva di giorno a controllare l’impianto, la temperatura supera quella delle temperature serali. L’unità funziona normalmente nella funzione di riscaldamento e il primo stadio del sistema di riscaldamento è in funzione correttamente (quello del sistema a pompa di calore). Per effettuare una valutazione completa del sistema bisogna fare i passi necessari per dare l’avvio agli stadi iniziali due, tre e quattro di riscaldamento, utilizzando un voltmetro e un amperometro.

Si hanno i seguenti dati:

1)     220V applicati a 1H, 2H e 3H (vedi figura 2);

2)     la corrente raccomandata dal produttore è al nodo 31 e

3)     corrente circolante pari a 0 A al nodo 33 e al nodo.35 dello schema elettrico.

La vostra domanda è: quale riparazione  bisogna effettuare per far operare questa unità a piena potenza?
Risposta: la sostituzione degli elementi  2H e  3H . In entrambi i casi, abbiamo misurato 220 V negli elementi di riscaldamento, ma la corrente circolante era pari a 0.